12/09/2014
Il cambiamento dei tassi d’interesse è una manovra economica-finanziaria decisa dalla Banca Centrale, queste decisioni sono prese considerando vari indicatori sulla salute economica del Paese, in zona eruo la BCE si occupa anche di prendere queste importanti decisioni. Al variare del tasso di riferimento variano i valori di molti strumenti finanziari: come bot, obbligazioni, fondi e investono in questi strumenti. In sostanza un portafoglio se fosse allocato al 100% su strumenti a basso rischio come i bot avrebbe un capitale garantito alla scadenza dagli stati che lo hanno emesso. Questa che stò per presentare è un tipo di operatività sui tassi d’interesse nel mercato del Forex, il trading si basa osservando lo scenario presente per capire come il mercato reagirà alle sollecitazioni. L’analisi fondamentale gioca un ruolo decisivo in quanto è con essa che si definisce i probabili scenari futuri. Precisiamo che il trading non è una scommessa e non possiamo conoscere il futuro ma soltanto il presente e il passato. Quello che possiamo fare è di ipotizzare degli scenari se l’evento avrà luogo oppure no. Il 5 giugno sul grafico eur/usd in H4 era visibile una tendenza ribassista, all’avvicinarsi del momento della notizia questa tendenza era sempre meno marcata. Questo è un chiaro segnale che il mercato aveva già anticipato qualche giorno prima il movimento semplicemente perché si era “vociferato” di un taglio del tasso di riferimento in area Euro e che gli operatori avevano rallentato il treding aspettando la conferma.
A questo punto andiamo a vedere il dato tecnico, tasso d’interesse 0.25% prima del 5 giugno alle 13.45, gli operatori si aspettavono un taglio fino al 0.10%. Lo scenario più probabile è quello che la notizia delle 13.45 sia a favore delle aspettative per tanto andiamo a vedere storicamente sul grafico eur/usd come ha reagito quando ci sono stati i tagli. L’indagine storica conferma una volatilità superiore a una giornata di contrattazione. Stimato il movimento statistico scegliamo un supporto per entrare in break-out, da questo livello riportiamo il valore del movimento statistico per individuare un area di targhet. Notiamo che nei pressi dell’area non ci sono supporti, ma dei Pivot settimanali , questo fattore tecnico è molto importante perché i fondi di gestione, le famose “mani forti del mercato” tengono in considerazione per gli ingressi e le uscite i punti Pivot. Quindi la scelta più logica è di usare questo livello per stabilire il T/P. Un a cosa importante nell’operatività è la gestione del rischio, dove andare a mettere lo stop loss? E’ impensabile su un operazione del genere andare a vedere i livelli di massimo per ponderare lo stop loss, in questi scenari lo spread si allarga anche fino a 80 pips e quindi non c’è modo di entrare a mercato sulla notizia o di uscire con stop stretti, pertanto l’entrata va eseguita prima del dato e bisogna essere veloci nell’uscire se il dato non viene confermato, la prudenza impone di avere un leverage basso.
Come si vede dal grafico si è potuto sfruttare tutto il movimento, questa operatività è stata riprodotta su tutti i cross dove era presente l’euro. Tecnicamente in questa occasione associando un rischio massimo dell 1% a operazione è stato possibile realizzare complessivamente il 15% di utile con un oscillazione momentanea negativa del 5%.
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